Economista italiano. Laureatosi in
Teologia e in Giurisprudenza, trascorse dieci anni in carcere con l'accusa di
aver partecipato alla congiura di T. Campanella contro i dominatori spagnoli.
Durante la detenzione scrisse l'opera alla quale è legata la sua fama e
che egli dedicò al viceré spagnolo forse nella speranza di
riacquistare la libertà:
Breve trattato delle cause che possono far
abbondare li regni d'oro e d'argento,
dove non sono miniere,
con
applicazione al Regno di Napoli (1613). Ricercando le cause della
scarsità di moneta nel Regno di Napoli,
S. adottò per primo
uno strumento analitico, precorrendo i suoi contemporanei con l'introduzione
dell'elemento della teoria quantitativa nella discussione riguardante la
proposta di arrestare l'afflusso di oro e di argento mediante la svalutazione
(Cosenza seconda metà XVI sec. - prima metà XVII sec.).